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Decreto crescita: giustizia, sanita’, scuola, open data. Cosa cambia davvero?

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Decreto crescita e agenda digitale: ecco tutte le novità

Tutto tutto, niente niente. Mentre Cetto La Qualunque ed altri due "loschi figuri" si preparano ad una campagna elettorale cinematografica sinistramente somigliante a quella che ci apprestiamo a vivere nel mondo reale, abbiamo la nostra agenda digitale - all'interno dell'approvato decreto crescita 2.0 - e guardiamo al 2013 convinti che di strada da fare ce ne sia ancora tanta, ma che almeno una traccia ci sia (tipo il Codice piratesco di Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi, leggi da interpretare a seconda dei momenti e delle mode) L'approvazione definitiva del decreto sviluppo bis (leggi il testo definitivo) ci porta in dote una serie di cambiamenti che è meglio riassumere bene perché un conto è parlare di start up, innovazione, open by default, e un conto capire, nel concreto, cosa ci aspetta veramente, quanto ci "digitalizzeremo" effettivamente (che termine arcaico ma purtroppo ancora oggi tanto abusato...). Istruzione, giustizia, sanità: i tre ambiti toccati concretamente dal decreto crescita sono questi. Partendo dall'imponderabile carta d'identità digitale, che verrà accorpata alla tessera sanitaria in un unico tesserino elettronico. In questo senso, i cittadini potranno indicare un solo indirizzo di posta elettronica certificata per comunicare con la pubblica amministrazione: la PEC è un po' come Godot, tutti la aspettano ma non è mai effettivamente arrivata. Chissà se sarà la volta buona.   OPEN DATA E SALUTE ELETTRONICA Già da gennaio, comunque, sarà tempo di open data: dati aperti e accessibili a tutti, che le PA dovrà permettere a tutti di usare anche a scopi commerciali. Ne abbiamo parlato e continueremo a parlarne nello speciale Opendataday che ci porterà fino al 23 febbraio prossimo, mentre i contratti pubblici saranno tutti digitali e la trasmissione telematica dei certificati di malattia (nel pubblico) sarà obbligatoria. A proposito di salute e malattia, passiamo alla cartella clinica digitale: il FSE, fascicolo sanitario elettronico, raccoglierà - pare a partire da marzo, però - tutta la storia medica di ogni singolo paziente, con notevoli sgravi di carta e di cartelline che si perdono, si mischiano, si confondono. Basta, quindi, col foglietto rosso delle ricette: le prescrizioni mediche saranno solo elettroniche e valide ovunque, a livello nazionale. GIUSTIZIA E PAGAMENTI Avanti con le semplificazioni pubbliche, figlie di risparmi e snellimenti vari: i tribunali, tra di loro, parleranno solo in via telematica. Non solo: tutti i concorsi pubblici saranno gestiti informaticamente, mentre le dichiarazioni di fallimento potranno anche (ma non solo) essere trasmesse in via telematica.  Da marzo, fra l'altro, tutte le PA dovranno accettare pagamenti in formato elettronico, mentre trasla al 2014 l'obbligo per commercianti e professionisti (avvocati, commercialisti, idraulici). SCUOLA Il libro digitale non è cosa per noi, almeno non fino all'anno scolastico 2014-15: ci sarà in teoria anche un FES, il fascicolo elettronico dello studente, ma l'idea è abbastanza annebbiata e la sensazione che si sia persa una vera occasione per intervenire, e subito, sulle nuove generazioni. Abbiamo ragazzi che vivono sugli smartphone e sugli ipad ma devono ancora studiare su carta. Mah. START UP, MOBILITA' E DIGITAL DIVIDE Le detrazioni IRPEF per chi vuole istituire una nuova impresa ammonteranno, per 2013, 2014 e 2015, al 19% della somma investita, ma aspettano un decreto attuativo a 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Confermato il costo di 1 euro per l'iscrizione commerciale della start up se l'amministratore è un Under 35. Per colmare il divario digitale che ancora impazza nel nostro Paese, nel 2013 sono stanziati 150 milioni di euro per il completamento del piano nazionale banda larga e per portare internet veloce su tutto il territorio.  

L'articolo Decreto crescita: giustizia, sanita’, scuola, open data. Cosa cambia davvero? è stato pubblicato per la prima volta su Pionero.


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